martedì 30 novembre 2010
E NIU' DIIL FOR MI AND MAI LAIF
giovedì 25 novembre 2010
La scelta di Dazwo
martedì 5 ottobre 2010
Money never "slip"
Il ronsìo nelle orecchie sopra i diecimila metri ce l'ho scempre anche sè penso che è più una 'mpresscìone dovuta al cagotto che ciò quando sciàlgo su un aèrioplano a reazziòne, così, non riesco a dormire gneanche un pochetto, mi riempio lo stomaco di vaccàte, noccioline,cioccolatini, caramelline in attesa del pasto aereonautico.
mercoledì 29 settembre 2010
La Rabbia Sciàuditta
mercoledì 1 settembre 2010
Mantegazza Toys Return
martedì 31 agosto 2010
Misciòn Impossibòl
Tra le chicche della rentrèe, oltre allo scenario da ospedale psichiatrico con gente che dava le capate al muro o scìnghiozzava accanto a una confezione gigante di Kleenex tenendo in mano la fotografia fatta a Gardaland sull'ortobruco , c'è stato il briefing operativo per gli obiettivi di scèttembre.
lunedì 30 agosto 2010
Si ricomincia.
'Ste qua sciòn le facce che ci sciòn stamattina...
domenica 29 agosto 2010
Collateral effects
I danni collaterali della vongolata (http://www.ilgirodelmondo.it/html/pesci_mol.html#Diarrhetic Shellfish Poisoning )sciòno apparsi in tutta la loro virulenza nei soggetti che , come già descritto, non hanno provveduto per tempo a eseguire una profilassi consistente nella somministrazione giornaliera di:
500 g. frittura mista a colazione
500 g. impepata di cozze a mezza mattinata
mezzo chilo di spaghetti con le vongole a pranzo
3 piade con salsiccia e cipolla a merenda
mezzo chilo di spaghetti aglio olio e peperoncino a cena
piada con gamberi e uova verso le 11.00
mezzo chilo di spaghetti allo scoglio prima di dormire
Anche quest'anno molti avventori impreparati o improvvisati alla portata dell'evento sciòno dovuti ricorrere alle cure delle strutture mediche per il cagotto che li ha afflitti successivamente, per questo, abbiamo ricevuto la tessera fidelity card dal pronto soccorso dell'Ospedale Ceccarini di Riccione, consistente in buoni sconto per visite rettali che abbiamo devoluto al nostro amico Raffaelllo (sì, con 3 elle perchè scè gli chiedi come sci chiama lo dice così e tira fuori la lingua sulla “L”), celebre inventore del Bùson Tour riservato alla conversione degli eterosessuali alla fede Busònica con un giro guidato attraverso la conoscenza ( anche approfondita) di trans (PRIMA FASE: fusione dell'elemento femminile a quello maschile per addolcire il passaggio) e successivamente (SECONDA FASE: approccio) alla gayezza delle feste omo, un corso di macchinista sul trenino del'ammòre col rilascio di attestato o, a scelta, uno stage di canto per partecipare alla gara canora “ Scegli i nuovi VILLAGE PEOPLE!” tenuto al Club Classic (http://www.clubclassic.net/ ) in compagnia di motociclisti beard e la finale “INTRODUZIONE” al variopinto mondo della ornitologia umana con una cerimonia tenuta dal Mago Otelma.
Inoltre la vendita di prodotti quali Enterogermina e Imodium hanno avuto un picco di vendite tanto elevato da consigliare le farmacie a provvedere per tempo alle scorte di magazzino,
Cercheremo per la prossima edizione di pubblicare la data per tempom e siglare un accordo con la Protezione Civile.
Tra le illustri vittime della scagazzata spray abbiamo ricevuto con dispiacere la notizia che la simpatica ammericanina del Winsconsin, Debra, fidanzata del nostro colèga Andrea Bigagli, la ragassa ha stoicamente cercato di tenere duro sino alla fine ('sti ammerigani non mollano mai oh!) e ha mandato giù piada, vongole, frittura, trebbiano fino alle due quando, con lo sguardo fisso, ha chiesto con un fil di voce dove fosse la tualètt e , a chiappe strette si è diretta senza indugio, seguita dal preoccupato Andrea Bigagli.
Dopo un trenta secondi circa, un bòtto.
il Gino Rolandi, strafatto di trebbiano e stordito dalle tette della Leonora si è levato su urlando:
-” VAI! SCION COMICIATI I FUOCHI!!”-
No.
Era solo scoppiato il cesso della Debra.
L'americanica è comunque uscita scioddisfatta...come si può osservare dalla foto gentilmente fornita dallo studio Pelloni di Riccione presente in veste di fotografo ufficiale dell'evento (ovviamente dell'evento riguardante la cena e non la scagazzata , n.d.r.).
Bòn ragassuòli, io consegnerei questa edizione della vongolata alla storia.
Le ferie sciòn finite ormai, ma di cose da raccontare ce nèè...uuuhhh!, hai voglia tè!
….a cominzèr dalla scèrata in disco del Sergiòne che ha conossiùto la Lyudmila Balabus, una Moldava alta come lui.
Ma questa è un'altra storia.
LA VONGOLATA II
BUUUUUURRRRRRRP! (Mò come si scrive un rùttone??)
In Cina è un segno di Bòntòn alla fine del pranzo per dimostrare di aver gradito.
Bòn, con lo stecchino tra i denti, osservo il campo di battaglia, mi rigiro tra due dita il bicchierino di limoncello fatto dalla Teresona in casa con i limoni di Sciòrrento che ci ha portato il suo spasimante campano quando che viene in zona per lavoro e una pigiata giù alla Teresona (cià la scèttima di portapoppe e un culo che fa provincia).
....
Soccià che sgranata.
I cumuli di gusci di vongole ce li devo avere anche dentro le scarpe, ormai sciòn sfollati quasi tutti, sciòn le quattro del matìno e Sergione è seduto tre seggiole più in là che, sbracato in posizione da Cristo in croce con le gambe larghe, la patta aperta, la testa all'indietro e la bocca spalancata che russa come una motosega.
Guardando con l'occhio ormai annebbiato dal protrarsi degli eventi, osscèrvo la scìena apocal-ittica (d'altronde abbìam mangiato pesce) che resta impressa ogni volta come se fosse la prima, è un qualcosa di teatrale, biblico, qualcosa che incanta e incute timore perchè qui scì sazzìa una fame atavica, le orde fameliche ciuccìano i poveri molluschi indifesi con voluttà, avvolgono chilometri di spaghetti sulle forchette, tagliano migliaia di fette di pane, bevono decine di litri di vino, una macchina infernale, un mangler che tritura tutto che produce un frastuono di risa, una wikipedia di cazzate sparate a mitraglia , un clangore di posate come una battaglia medievale, e come una battaglia, alla fine resta un paesaggio segnato dalla pugna crudele.
Scembra di vedere la celebre scena di Apocalypse Now, una sottile nebbietta umidiccia (Eh cazzo, son le quattro!) scì muove adagio tra le sedie scomposte, i tovaglioli unti e gettati sulle tovaglie imbrattate dai resti dell'orrido, ma ottimo, pasto; e un improbabile Colonnello Kilgore con le vene varicose che ritto in piedi in canotta bisunta e cappello della cavalleria con lo stemma di Mirabilandia recita al giovane amico ubriaco e assonnato:
-”"Lo scènti ? Lo scènti l'odore ? "
" Cosa ?"
"Vongole figliuolo, non c'e' nient' altro al mondo che odori cosi', mi piace l' odore delle Vongole di mattina, una volta abbiam fatto una vongolata per 12 ore e finita la sgranata restai li' , non ci trovammo piu' un guscio, neanche un lurido mollusco o anello di totano fritto, ma quell' odore, si sentiva quell' odore ...di sciùgo di vongole, tutta la tavolata, odorava di ...... di vittoria" .
I gusci scricchiolano sotto le ciabatte con l'infradito delle mogli che sorreggono i loro uomini storditi dalla grande bouffe.
Bicchieri ancora pieni di vino, segno di coloro che ci hanno lasciato prima, martiri dell'abbuffo o vigliaccamente scappati di fronte all'arrivo della frittura mista delle due di notte, sono lievi i lamenti che si levano dai superstiti che annaspano l'aria rutteggiando in cerca di un sollievo ai ventri dolenti, occhi spenti di chi ha visto l'orrore della piada con la salsiccia e cipolle che alle tre e un quarto è apparsa fumante e ha falciato gli ultimi eroi.
…....
“Noi Romagnoli abbiam visto cose che Voi umani non potreste immaginare....bocche in fiamme mentre mangiano spaghetti aglio ollio e peperoncino sui tavolini del bagno Orione, ho visto piade balenare nelle mani dei turisti tedeschi che entravano nelle porte dell'hotel Tannhauser a Rivazzurra di Rimini.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di digerire...”
giovedì 26 agosto 2010
VONGOLATA !!
La meglio gioventù.
lunedì 16 agosto 2010
Make love not war
domenica 15 agosto 2010
giovedì 12 agosto 2010
Socc'mel!!
Sciòn tre giorni che ciò il sergione a balia.
E' turnèdo da la Rumania in lacrime (di coccodrillo) perchè la sciùa findanzata rumegna Suela ci ha dato un due di picche per motivi economici.
Eh sì! Il sergione è un omone grande e grosso, alto due metri, ma cià i braccini coooorti, e la Rumegna lavòl, si sà, "attenzione" alle incombenze finanziarie legate all'acquisto di nuovi tanga, monili, la machina, il relàss, lo svago, l'afitto della casa da paghèr, il fratello disoccupato in Romania, il sciuò "vero" fidansato rumeno che ce la fà adoperare in comodato d'uso ma mica gratuito, ecc.
così, quand che il Sergione alè andè a Timisoara a compagnare la Suela, si è trovato di fronte a una situazione simile a quella che hanno trovato gli ammerigani quènd che hanno liberato l' Itaglia.
Ciavèva frotte di ragazetti tacàti ai calzoni a chiederci sciòldi, el fradèl de la Suela tacàto ai maroni a chiederci sciòldi, la mamma de la Suela che la caragnava una collana di litanie in rumegno che Sergione ci diceva scempre di sì col testone ma non capiva un càzzzo e guardava la Suela e lei ci diceva che la mamma chiedeva i sciòldi, eppòi, ultim in fundo, 'rivava il findansato "vero" della Suela, un tipetto che sce lo 'ncontri, mica di notte, basta le 4 del pomeriggio, cambi streda, cià una faccia con tratti magiaro-calabro-campano e un attegiamento che sce lo descrivi " figlio di puttana" lo ritiene talmente un complimento che ci vengono le lacrime per la commozione, e lì, l'apoteosi: ci chiede se la Suela ci piace, se fa la brava, se lo 'scolta, se ce la dà, quanto ce la dà, che ci chieda di farci i pompini che è brava, prima no, ma poi Goran (il fratello del findasato) ci ha fatto saltare due denti davanti con un cazzotto e ha imparato sensa fare storie.
Il Sergione racconta che era basito, lì fermo impietrito a 'scoltare sto fulminato che scembrava parlasse di una capra.
Poi il findansato rumegno ci ha detto che loro due volevano sposarsi entro due anni e avevano già deciso di stare a Bucarest che lui, il findansato, non può venire più in Italia che lo arrestano perchè cià una denuncia per sfrutamento della prostituzione ma non è mica vero gniente, era disoccupato e aveva solo dato una mano a un amico a fare il giro degli incassi delle mignotte e dato qualche calcio in culo a quelle che credevano ancora di essere arrivate in Itaglia a fare le cubiste o le modelle o le segretarie di qualche avvocato e non avevano capito che il lavoro era scempre il solito, 'ndare sciulla tangenziale col culo di fuori a fare l'assistenza sociale ai volatili dietro compenso.
E così il findansato rumegno ci dice che è contento che si diverte con la Suela, ma il giro sulla giostra si paga contanti e ci chiede mille euri per contribuire al corredo.
Così, al Sergione, si sgretolava, mattone dopo mattone, la sciùa "liason d'amour", per lui, così abituato all'ordine, a pagare le bollette del telefono con dieci giorni d'anticipo, a lavare la macchina tutte le settimane, a mangiare la pizza sciòlo il sabato sera che è prefestivo, la Suela era una ventata di internazionalità, una relazione vista sciòlo al cineforum del circolo 1°maggio di Sant'Ermete in provincia di Forlì, nelle serate dove gli amici lo paraculavano dicendogli che lui poteva sciòlo aspirare alla Zelmira, la figlia di Efrem Zamboni, una ciospa col monosciopracciglio e due tettazze da balia, una che facevi prima a saltarla che girargli intorno, e lui sognava, sognava donne come Zeudi Araya o Edvige Fenech o Barbara Bouchet e giù pugnette...
Poi il salto di qualità, un lavoro che non c'entrava un cazzo con lo studio di agraria, non voleva essere “perito” al Consorzio di Forlì e alòra, Vìa!!
Anno dopo anno ha lavorato come una bestia in uficio a far di tutto, dalle fotocopie all'economato all'archivio e poi una bella scrivania e un ufficio condiviso con mè, addetto alle relazioni con i Clienti, un altro mondo, la macchina della società, un buon stipendio...ma l'ammore?
Quasi vergognandosi, la sera, si metteva l'eskimo e prendeva il Ciao e con 2000 lire di miscela faceva l'archetipo del Pouttan Tour sbirciando la fauna femminesca in offerta, alora non c'erano troppe Zaire, Irine, Mowamba, Avilar e compagnia briscola, ma semplicemente le Debborah, le Selvaggia, Moira, Titti che con 10,000 lire ti facevano un servizietto in piedi mentre biascicavano la ciuingam e sbuffavano il fumo delle muratti in faccia e puzzavano di sugo.
Povero Sergione.
Poi un giorno porta un faldone della Promofin svissèra e conosce la Miriam dell'ufficio estero, una secca sensa tette, sensa culo, sensa vista perchè cià due portaceneri di cristallo di boemia come lenti, ma l'ammore, appunto, è cieco, e e allora timidamente si affaccia, dapprima grossolanamente, offrendo compagnia per una pizza al sabato sera, poi per un cine, e poi lei lo invita a casa sua dove vive con la mamma di ottant'anni con l'alzheimer che gli dà di stronzo e busone per tutto il pranzo domenicale ci dice che scembra un gibbone che ha visto al documentario di Piero Angela e che la Miriam è un puttanone che si fa trombare da tutti e vuole che muoia per ereditare i suoi buoni postali.
Il Sergione masticava i mignon di pasticceria che aveva portato e guardava la Miriam mentre cercava di dissimulare il disagio per la madre rincoglionita e ci faceva compassione, sti due disgraziati si sciòn poi sposati in quattro e quattrotto sei mesi dopo.
Al matrimogno c'ereno i colèghi che si sciòn sbafati tutto lo sbafabile, si sciòn fregati anche due oliere che ci è toccato pagarle a parte.
Dopo un anno si sciòn separati.
O meglio il Sergione è andato via di casa perchè la Miriam ha scoperto il sesso estremo e , da ruolo di simil novizia con le gonne sciòtto il ginocchio e i vestiti grigio topo con golfino sulle spalle, grigio topo anch'esso, è passata alla gang bang con i senegalesi che vendevano le calze e gli accendini sotto casa..
Quando Sergione ha capito l'andazzo, anche perchè non poteva reggere il confronto né con l moglie ninfosfame, né con le proporzioni dei “colored” si è chiuso in se stesso ed è partito in depressiòne, specialmente quando la suocera ,ormai totalmente rincoglionita, quando lo vedeva alla domenica a pranzo gli rideva in faccia e gli strizzava l'occhio farfugliando “te lo dicevo io, gibbone!”.
E così a forsa di mangiare è diventato una specie di Fantozzi gonfiato con la pompa, un omino della Mischlèn troppo cresciuto che ha cominciato a cercare qualcosa che non sciapeva gneanche lui, la strasgresscìone lo attirava ma ciavèva una boia di paura, vedeva le rumegne, le russe, tutte ste donne straniere che scembravan bambolotti e poi....
Socc'mel, un giorno 'riva in ufficio con la machina nuova, l'Alfa 156.
Un altro Sergione, da quel giorno.
A cuminzè a darci noia a tutte le donne, tacchinava tutte: basse, alte, secche e grasse, rosce e biond, more e calve, zoppe e sane, spose e vergini, troie e sciuòre, vaccaboia, un macello..
Fino alla Suela.
L'ha conosciuta in balera, 'ndava alla Grotta Maona a Montecatini Terme, noto ritrovo di gnocca stagionata e stragnera.
Lei, morona. Gran culo, grandi poppe, vitino sottile, viso d'angelo, occhioni verdi ramarro, una manciata di lentiggini sciùl naso.
“ Mo cosa ci fa una bella ragazza come tè in questo posto di tardone?”
“mi ci ano portato dui amici di Firense”
I due sòn rivati, uno, sessanta circa, camicia aperta coi peli bianchi, occhio spippàto, l'altro, sui cinquenta camicia nera di seta, pantalone nero, magro, pelato con un anellone d'oro e un finto daytona d'oro, storti come a capodanno.
“Oicchè lo lo lasci perdere Suela!”
“ Vèn via, si va a trombare...” fa l'altro.
Il Sergione l'ha guardata con l'occhio bovino, da brava bestia e: “ Sce vuoi, ti accompagno io, che questi due busoni non stanno gneanche dritti.”
“Bada troia che tu torni appièdi!” dice il Nero, ma già a capito che non conviene mettersi a discutere da bevuti con uno come Sergione, che le mani ce l'ha grosse e se si storge, picchia come un fabbro .
Morale:
Due mesi dopo erano già pucci pucci, a vederli scembraveno la bella e “IL” bestia, il gigante e la bambina, il cappuccino e la briòsc, la camicia col culo, 'nsciòmma , insceparabili.
Il Sergione si è evoluto, ha messo il turbo.
Scempre dietro a Suela, e lei ci mancava che ci meteva il collare con la medaglietta o il chip sciòttocutaneo.
Lei chiedeva, lui provvedeva,....ma cominciava a preoccuparsi.
I sciòldi partivano alla velocità delle machinette che in banca li contano a mazetti, FFFrrrrrr!
E via!
1,000 Euri, 3,000 euri, 6,000 euri....e il capitale assotiglia, e i maròni cominciano a gonfiarsi.
Pòi, la mossa strategica...” Dài Sergione, vieni conoscere mia familia, facciamo vacanza in Romania...”
E lui è 'ndato...
Così, sciàmo rivati a oggi:
dopo che l'hanno ciucciato fino allo stecco, è ndato fuori di testa e i à mandè a cagher tòt quent 'nsema.
La vecchia mamma la piangeva in rumegno e lui l'ha mandata a caghèr, il fradèl chel chiedeva di portarlo in Italia, acaghèr pure lui, il fidansato rumegno, quèl alè fùrb, l'ha capito l'antifona e scè dato via di gamba prima di rimediare una distribuzione gratuita di calci in culo del Sergione che porta il 52 di piedi, si è riservato i saluti finali alla Suela, dopo aver cacciato nei sacchetti della coop tutti i vestiti che ci ha regalato, i tanga, le scarpe, perfino il telefonino e pòi.. l'ha guardata, con lo sguardo di chi si è svegliato adesso dopo la sbronza dell'addio al celibato di qualche amico e, notando che , la Suela in fondo, l'occhio un po' suino ce l'aveva e la mise da tangenziale pure, ma sciopratutto si accorgeva che era lui il coglionazzo e lei, in fondo, non ciaveva colpa, faceva il suo, di interesse .
“ 'Scolta Suela,” cià detto piano “ ti vorei dire tante cose, e mica tutte belle, ansi, gneanche mezza, perchè me a sòn un carotone lo so, ma tè , ad sé una gran baldracca e sciarai scempre così, perciò, VACAGHER!”.
Mi ha telefonato dopo un'ora.” Dazwo, mè ad vegnì la da tè, mi prendi per quindici giorni?” e poì giù a raccontare mentre guidava l'Alfa in diressione Italia, con lo stereo a palla che non capivo gnente.
'Desso è lì, seduto sciulla sdraia cogli occhiali da sole e il costume a mutanda che guarda in basso e 'scolta l'Ipod, ruma con il piede la sciabbia e fa una buchetta che riempie con l'altro piede, ogni tant sospira e mi guarda “'ndiamo a balàre stasera?”
Io ci faccio sì con la testa e lui soride e guarda le spose sciòtto l'ombreloni intorno.
“Dazwo, và che culo che cià quela lì....”
“parla piano Sergione..”
Il marito secco alza lo sguardo con la faccia seria..
“mò vacaghèr, mica te la mangio.....” dice sottovoce.
Sergione è il mio amico, ci voglio bene.
Stasera 'ndiamo a balare inscième.
martedì 3 agosto 2010
alle volte c'è da vergognarsi...
Sciòn stato via qualche giornino per lavoro e, prima di andare in ferie nella mia amata terra di Romagna a truvèr i parent e ì amici e scazzàre un pò, svaccati sciulla sdraia a bever un birrozzino alla spina commentando artisticamente i culi in mostra provenienti da tutta Europa e oltre.
sabato 24 luglio 2010
adesso è aggiustato, potete insciultarmi a vostro piacimento
Ala fine sciòn riussito a giustare il sblong.
Non era gnente di dificile, pòi, per me che sciòn 'nternazzzionale, guido i l'aerei, navigo i pedalò, e vado in bici da quando che ciàvevo scèi anni,...tz! 'na bazzzecola giustarlo.
Era sciolamennte una vitina che bateva bel giglèr del filtro dell'olio e non pasava gnente, il contatto ciàveva un capelletto spanato e non andava ne sù, ne giù, con una bella spenellata di gasolio e una soffiata con del compressore , due porchemarianne tirate giù al punto giusto e OLE'!
El sblong funsiona anche quando piove.
e 'desso spetto gli sputi..
venerdì 23 luglio 2010
Ma io, sciòn solo??
'nsomma, il Marconi io lo vado a truver quasi tutti i giorni perchè è come bere un cafferino, e un sciuo commentatore al ma dit chè non riesse a commentare sul mio sblong.
Alora, io ho provato e ci scion riussito però non sò se va bene sciolo a mè.
Mi fate un piacere?
Provate a mettere un commento?
Diciamo che usiamo una frase in codice: " Vacagher Dazwo!"
Io mi metto qua, davanti il compiuter acceso e guardo.
Poi vi rispondo anche io : " Mo vacagher tè".
E' la controparola d'ordine.
sciao.
giovedì 22 luglio 2010
fàscion àicon
Prova tè..."fàscionàicon", ..non ti viene tutta una sgarzonatura alla lingua?
Comònque, ho provato a farmi una cultura di sta roba qua e ho visitato un po' di sciti triplavù, e devo dire che sciòno affascinato , anzi affashionato.
Cioè, alla mattina, una donna o una ragazzza che cià già i suoi càzzzi per la testa, 'tacca il compiuter e controlla cosa che si deve mettere sceguendo i conscigli di ste quà?
Le sciolite "patacca" che giocano a " signore" andanto in giro col findansato un po' busone che ci fa millantamila fotografie dove si accucciano a fare pipì per la streda?
Ste qua che vanno alle sfilate dei stilisti sfigati che non li caga nessuno e quando che si trovano si danno i bacini finti sciulle gote e fan finta di parlare in inglese?
E poi, ma perchè scrivono in inglese? sciamo in Italia.
Alcuni, in particolare, m'han colpito.
Un simil-busone che si mette dei vestiti che scembran tende del scialotto di mia nonna Rosetta, quelle tutte a fiori che ci facevano anche i divani, poi, sci mette le scarpe da donna che deve aver costruito un calzolaio che per sbaglio, al posto dell'aspirina, ha preso le pastiglie di ecstasy del figlio di ritorno da un rave party, e poi le borse, SOCCIA!! , un coso lì, ....sì..un..coso, un uom....'nsomma luilì che sci mette a tracolla la borsa di sciànel o balengsiaga e fa la fighetta.....soccia, ma che brutte cose da vedere.
Ci son dele mìise che starebbino bene a mia zia Carlotta di Ravenna quando che va alla Casa del Popolo alla gara di Polka, ma pòi, sciarà che io non ne capisco molto ma mi scembra che , piùcchealtro, 'ste qua cercano intutti i modi di farsi fare lo sconto.
mercoledì 21 luglio 2010
vacanze?
A dire il vero, il Sergione, sciuscita anche qualche curiosità nelle colleghe femmine che ritengono la sua stazza di due metri garanzia di dimensioni interessanti per curare la fobia da anaconda del rio delle amazzoni.
Del resto, quando ha cambiato la macchina, gli han dato una targa che induce alla riflessione:
O bene bene, o male male.
Per fare la pariglia a deciso che quest'anno, in ferie, va in sciardegna perchè fa rima con fregna.